Salvatore Nocera - anno scolastico 2004-2005
Salvatore Nocera - 22-11-2004
Alla Dott.ssa Letizia Moratti
Ministro dell’Istruzione
On. Valentina Aprea
Sottosegretario all’Istruzione con delega per l’integrazione scolastica
Dott. Pasquale Capo
Capodipartimento per l’Istruzione
Ufficio Legislativo ...
Salvatore Nocera - 13-11-2004
Sempre più frequenti si fanno le denunce di uso improprio degli insegnanti per il sostegno in un numero crescente di scuole.Vengono denunciati preoccupanti episodi di richieste, anche con ordine di servizio, rivolte dai dirigenti scolastici ai docenti per il sostegno, di ruolo e precari, a lasciare l’alunno con disabilità nella classe e recarsi in altre classi per supplire colleghi assenti.
Siccome però alcuni genitori si sono lamentati per l’abbandono della classe ove è inserito l’alunno, altri dirigenti sono stati più burocraticamente raffinati, dicendo ai docenti di ‘portarsi dietro’ l’alunno con disabilità. Questa prassi di abbandono dell’alunno come se fosse un oggetto insignificante o di trasporto al seguito, come se fosse un bagaglio-presso, non solo viola apertamente lo spirito della riforma-Moratti tutta imperniata, forse in modo un po’ troppo enfatico (perché mancano norme certe per la sua attuazione), sul valore della persona, viola altresì la normativa per l’integrazione.
Salvatore Nocera - 14-09-2004
L'integrazione scolastica dei disabili spiana la strada a quella degli stranieri
L'esperienza del passato è un modello, a patto di aumentare le risorse. Da evitare, gli errori delle classi separate o dei contingenti prestabiliti per zone o quartieri o scuole.
La presenza di alunni stranieri nelle nostre classi è fenomeno non nuovo; eppure quest’anno, si stanno sempre più frequentemente leggendo notizie di statistiche, di lamentele da parte di alcuni genitori di studenti italiani e pure proposte per evitare il sovraffolllamento nelle classi. Si parla di classi con il 10% sino ad un massimo di quasi il 50% a Brescia; alcuni servizi parlano di genitori di italiani che spostano dalle scuole pubbliche i loro figlioli per portarli nelle private; si legge pure che taluno propone le “quote” di ammissioni per singole scuole; qualche mese fa, a Milano, era stata proposta la creazione di classi per soli stranieri, o addirittura per soli appartenenti ad una sola etnia.
I criteri dettati dall’esperienza di integrazione di alunni “diversi”, potrebbero essere applicati, con qualche aggiustamento anche all’integrazione di alunni stranieri.
Essi eviterebbero il sovraffollamento in alcune classi o il ricorso al criterio odioso del contingentamento per quartiere e faciliterebbero così un’accoglienza non traumatica.